Il Mistero Pasquale è tutto un grande mistero di amore e misericordia. Giuliana di Norwich, una giovane analfabeta che ebbe visioni della Passione di Gesù, con linguaggio semplice ma profondo esprimeva, in un dialogo con Gesù, il senso del Suo amore misericordioso: “Quindi il nostro buon Signore mi domandò: “Sei contenta che Io abbia sofferto per te?”. Io Gli dissi: “Sí, buon Signore, e ti ringrazio moltissimo; sí, buon Signore, sii benedetto”. Allora Gesù, il nostro buon Signore, disse: “Se tu sei contenta, lo sono anche Io, aver sofferto la Passione per te è per Me un’allegria, una felicità, una gioia eterna; e se potessi soffrire di più, lo farei”. Questo è il nostro Gesù, che ad ognuno di noi dice: “Se potessi soffrire di più per te, lo farei”. Che belle queste parole! Ci permettono di capire veramente l’amore immenso e senza limiti che il Signore ha per ciascuno di noi. Lasciamoci abbracciare da questa misericordia che ci viene incontro e, in questi giorni, mentre contempliamo la Passione e Morte del Signore, accogliamo nel nostro cuore la grandezza del Suo amore, come fece Maria Santissima nell’attesa della Sua Risurrezione. [1].
In questo Anno giubilare della Misericordia vi auguriamo una Buona Pasqua di Risurrezione del Signore.
Nel Verbo Incarnato e nella Sua Santissima Madre,
Madri e Suore della Casa Procura Generalizia
[1]Cf. Papa Francesco, Udienza Generale del 23 marzo 2016.