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Primi Giochi Floreali nell’Aspirantato in Egitto

Primi Giochi Floreali nell’aspirantato Santa Cristina, Egitto

Da quando abbiamo cominciato il nostro apostolato in questa Casa di Formazione (l’Aspirantato) abbiamo avuto il sogno di fare anche qui in Egitto i “giochi floreali”, attività che ha fatto tanto bene a noi, per i sacrifici e rinunce che implica, per lo spirito di famiglia che fomenta, per averci insegnato a lavorare in squadra. E’ durante questi giochi che abbiamo scoperto molti doni nascosti e li abbiamo vissuti in un clima di grandissima allegria. Abbiamo sempre avuto il sogno di realizzare in Egitto “I Giochi Floreali”!.

Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto

Arriva il momento di “mettere i piedi per terra e smettere di sognare” … e ci sediamo ad organizzare. E’ facile sognare, però quando ci disponiamo ad organizzare tutto, ci rendiamo conto che è più difficile di quello che immaginavamo. Siamo missionarie, amiamo la nostra missione e ci sforziamo molto per imparare giorno per giorno la lingua e nonostante questo a mala pena riusciamo a comunicare…  Benedetto sia Dio!…

-“Facciamo le liste di buona fede”.  “Meglio in spagnolo… poi le traduciamo”…

-“Facciamo una grande scenografia che dica… poi vediamo a chi chiediamo che ce lo scriva rapidamente…”

-“Ho fatto già le gare di geografia, cultura generale, religione, Sacra Scrittura per due livelli, però in spagnolo… mmmhh, qualcuna sa come si dice Rinascimento, Editto di Milano, Sistema solare, Parallelo e Emisfero in arabo?…”

– “Facciamo un super jingle che cantino tutti i giorni! Conosco melodie molto orecchiabili! Però… e il testo?”

Ci sentivamo legate mani e piedi… perché se abitualmente è difficile trovare parole di uso quotidiano per conversare normalmente a tavola, è ancor più difficile trovare parole collegate con “lottare-vincere” “gare-competere” “allargare l’anima-essere nobile-avere ideali grandi, eroismo” “primo posto-secondo posto” e tutti i loro derivati!

E se è difficile parlare arabo… ancor più difficile è scriverlo!… E se è difficile scriverlo, ancor più difficile è trovare le lettere arabe nella tastiera per comporre frasi in un computer! E se è difficile fare rima e poesia nella nostra lingua, ancor più difficile è far fare rima a suoni così cacofonici come quelli delle parole arabe!

Ma… ci metteremo a porre lacci all’opera di Dio? A Lui, che ci ispira con la Sua “divina Sapienza” più sapiente di tutte le certezze umane e dei più perfetti ragionamenti!? A Lui, che ha scelto noi e ha messo nelle nostre mani queste piccole anime e che ci conosce molto bene, giacché sa bene “che non siamo nient’altro che fango”?

No! Avanti! E con molto sforzo, con molto lavoro di squadra, con l’aiuto di molta gente, poco a poco abbiamo superato queste barriere. E cominciamo i Giochi Floreali!

-“Che sono e come si giocano?”- ci domandavano le aspiranti, piene di entusiasmo. Glielo abbiamo spiegato e si sono riempite di voglia, di illusioni, però non avrebbero mai immaginato quanto impegno, quanto sacrificio, quante rinunce da parte loro avrebbe implicato. Lo hanno sperimentato durante tutta la settimana e lo hanno saputo fare molto bene!

Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto
Presentazione dello Stendardo
Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto
Gara di Geografia

 

 

Era la prima volta che gareggiavano, ma in ogni gara hanno dato tutte se stesse, si sono vinte in molte cose, hanno presentato disegni e lavori terminati molto bene (alcuni non tanto… come capita dappertutto, no?), hanno realizzato begli stendardi, hanno studiato come mai avevano fatto prima (pregate affinché perseverino in questo “nuovo stile di vita”), hanno recitato piccole opere di teatro molto serie e belle, si sono aiutate molto, si sono sacrificate ancor di più… Erano piene di illusioni, non facevano altro che parlare di questo.

I Patroni delle squadre erano: B. José Luis Sánchez del Rio e B. Rolando Rivi. Abbiamo fatto il Jingle… In arabo! Nel Jingle c’erano molte parole delle quali loro non conoscevano esattamente il significato, come “nobile” o “eroismo”… Quindi abbiamo approfittato anche a spiegare qualcosa in più (sempre col nostro arabo così limitato). Abbiamo chiuso i giochi con una opera di teatro che abbiamo fatto tradurre per l’occasione.

Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto
Opera teatrale

Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto

Tutto questo è stato vissuto in un clima di grande allegria. Non parlavano d’altro che della gara del giorno, così sia ripassando storia, geografia, cultura generale, catechismo, etc.

Grazie a Dio, i giochi sono stati splendidi!

Splendidi perché abbiamo vissuto in un bellissimo clima di famiglia. Splendidi perché siamo state testimoni delle rinuncie e dei sacrifici delle aspiranti, e questa cosa è stata per loro fonte di grandissima allegria. Splendidi perché abbiamo sperimentato che Dio si avvale del nostro NIENTE, della nostra debolezza, dei nostri limiti per trasformare le anime… e che Gli sono molto gradevoli le nostre rinunce, i nostri lavori e li riceve con gusto, non solo per il bene delle anime, ma anche per far crescere i suoi missionari nel suo amore, nella fiducia in Lui, nell’amore alle anime e alla missione! Dio voleva che fossero dei Giochi Floreali “splendidi”! E Lui stesso si è incaricato che fosse così!

 

 

 

Primi Giochi Floreali nell'Aspirantato in Egitto
Gare di Musica

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato, quelli che hanno fatto da giudici, quelli che ci hanno aiutato nelle traduzioni, quelli che hanno vissuto con noi questa settimana. Ringraziamo Dio che ha voluto chiamarci ad essere missionarie, e che giorno dopo giorno ci sostiene e ci riempie l’anima di soprannaturale entusiasmo e di grandi desideri di fare opere grandi per Lui.

“Con Grande Generosità, per dare a Dio tutto quello che ci chieda, DI PIU’ SEMPRE DI PIU’”

In Cristo,

Madre María de Belén, Suor Maria Felicitas Dei e Suor Mariam Fatme

Missionarie in Medio Oriente