“Il medico si avvicina agli ammalati;
il redentore, a coloro che si trovano in schiavitù;
il cammino, agli smarriti;
la vita, ai morti.
Si avvicina colui che getterà
tutti i nostri peccati nel fondo del mare,
Colui che sana ogni infermità,
Colui che ci porta sulle sue stesse spalle
per ridonarci la nostra propria
ed originale dignità.
Grande è il suo potere, ma la sua misericordia
è ancor più ammirabile,
perché è voluto venire a me,
con l’efficacia del suo rimedio”.
San Bernardo
Omelia di Natale, Omelia terza, capitolo 1
Le religiose dell’Istituto Serve del Signore
e della Vergine di Matarà vi augurano un
Felice Natale
ed un santo anno 2021
L’Adorazione dei pastori
Foto del óleo sobre tela pintado por la Hna. María de Jesús Sacramentado, SSVM, para la Comunidad contemplativa “San José” (Albania). Para la composición del cuadro sirvieron de modelo personas cercanas a nuestras misiones de este país.
La Vergine Maria, vestita con una tunica bianca, ricamata con motivi locali e coperta d’un manto azzurro -simbolo della sua contemplazione-, è seduta su un trono ed appoggia i suoi piedi su un cuscino purpureo, segno della sua regalità. Il Bambino, avvolto in fasce e coperto, secondo le usanze albanesi, dorme sul grembo di Maria, che lo manifesta al mondo. A sinistra, un angelo vestito di bianco sostiene un giglio e con la mano destra segnala San Giuseppe, indicando, così, la purezza di quest’uomo giusto. Inginocchiato davanti a Gesù Bambino, San Giuseppe manifesta la donazione di sè. I pastori offrono le cose migliori che possiedono; offerte che alludono alla Passione che il Bambino dovrà soffrire. Una vedova le presenta uva e grano, simboli dell’Eucaristia che Egli istituirà nell’Ultima Cena. Alla sua destra, il pastore offre la pecorella che porta sulle spalle, ad immagine di Cristo, Buon Pastore che carica su di sé i peccati dell’umanità. Una pastorella le presenta una gallina con i suoi pulcini, alludendo alle parole di Cristo prima del suo ultimo ingresso a Gerusalemme. Un altro pastore offre un vitello rosso, senza macchia, animale per eccellenza dei sacrifici dell’Antico Testamento; inoltre, un piccolo pastore gli presenta un agnello, altra offerta sacrificale. Un altro pastorello abbraccia sorridente l’agnello della sua offerta e gli segnala il vero Agnello di Dio. In conclusione, nell’angolo superiore a sinistra, troviamo una rondinella nel suo nido. Pioniera della primavera, la rondinella viene utilizzata nell’arte cristiana come simbolo dell’arrivo della pienezza e di Cristo nel mondo.